Alla fine Nikola Corporation, che fino ad ora aveva cercato di non calcare la mano su quanto avvenuto in passato, ha riconosciuto che il precedente CEO Trevor Milton aveva mentito ripetutamente ingannando gli investitori.
Nikola ha diffuso il 25 febbraio scorso il rapporto sugli utili del quarto trimestre 2020 nel quale ammette che il fondatore ed ex CEO della società, Trevor Milton, ha mentito in almeno nove occasioni.
A pagina 103 del documento denominato “Form 10-K” consegnato alla SEC, la Securities and Exchange Commission, viene presentato un elenco di affermazioni rilasciate da Trevor Milton tra il 2016 e il 2020 definite inesatte in tutto o in parte.
A far puntare i riflettori su Nikola, società che come Tesla prende il nome da Nikola Tesla, lo scienziato austro-ungarico di origine croata esperto di elettricità e di elettromagnetismo, era stata Hindenburg Research quando il 10 settembre 2020 aveva diffuso una corposa relazione intitolata senza mezzi termini “Nikola – Come trasformare un mare di bugie in una collaborazione con il maggior produttore di automobili d’America”. Nikola, che fino ad allora era stata spesso indicata come l’unica vera concorrente di Tesla, all’avanguardia nello sviluppo di motori a idrogeno, veniva definita “una enorme e complessa frode” senza precedenti per una società di tale livello. Nel documento si sosteneva che molti dei suoi prodotti e molte delle affermazioni del suo CEO Trevor Milton erano privi di fondamento.
Le affermazioni contenute nel documento di Hindenburg Research avevano spinto General Motors ad annullare il 29 novembre 2020 l’accordo di collaborazione sottoscritto appena due mesi prima, causando un deprezzamento delle azioni di GM del 24% e portando alla rimozione di Trevor Milton, a cui era succeduto il nuovo CEO Mark Russell.
Tra le affermazioni inesatte diffuse da Trevor Milton tra il 2016 e il 2020 quella dell’agosto 2016 secondo la quale Nikola aveva all’epoca ultimato la progettazione di un camion a emissioni zero. Nell’aprile 2019 sosteneva che i pannelli solari installati sul tetto della sede di Nikola producevano circa 18 megawatt di energia al giorno. Nel dicembre 2019 asseriva che la Nikola era in grado di produrre una tonnellata di idrogeno ad un costo inferiore ai tre dollari al chilo.
È celebre il video diffuso in rete nell’ottobre 2017 nel quale veniva mostrato l’autotreno, il semi-truck Nikola One, lanciato lungo una discesa dando l’impressione che il veicolo fosse guidato, laddove successivamente era risultato non avere un motore funzionante. Video che la società stessa, dopo averlo diffuso, aveva tentato di togliere dalla circolazione chiedendo agli youtuber che lo avevano inserito nei loro video di rimuoverlo. In un altro video veniva mostrata la moto d’acqua Wav ferma lungo la riva di un lago. Si trattava anche in questo caso di un modello non funzionante e non di un prodotto reale. Anche la produzione del pickup Badger, che avrebbero dovuto commercializzare prima in versione BEV elettrico a batteria e successivamente in versione FCEV a idrogeno, venne cancellata.
Ora, nel documento denominato “Form 10-K” consegnato alla SEC, i nuovi vertici di Nikola, pur precisando che la società non è una “enorme frode”, ammettono che le affermazioni di Trevor Milton erano, all’epoca dei fatti, del tutto o in parte inesatte.
Foto: credit nikolamotor.com