Nell’ambito del programma di incentivi fortemente voluto dal Presidente degli Stati Uniti Joe Biden, il “Build Back Better” in discussione in questi giorni al Senato, gli acquirenti di auto elettriche potrebbero avere rimborsi fino a 12.500 dollari. Tutto dipenderà dal tipo di auto elettrica acquistata, ma nelle intenzioni di Biden i maggiori incentivi andranno alle auto dei construttori “unionized”, cioè con lavoratori a contratto sindacale.
La scelta del presidente USA sembra costruita su misura per i costruttori che fanno parte della UAW (United Auto Workers) che, come Biden stesso ha dichiarato, lo ha sostenuto nella campagna elettorale. Dell’associazione fanno parte marchi come Chrisler, Ford e General Motors e non ne fatto parte altri come Toyota, Nissan Honda e Tesla. Proprio nelle settimane scorse in occasione di una visita a Detroit Biden aveva pubblicamente indicato Mary Barra, CEO di General Motors, come colei che ha “elettrificato il mondo delle auto”, suscitando l’imbarazzo di chi sa che la svolta verso le auto elettriche è stata impressa già più di dieci anni fa da Tesla. La stessa Tesla che proprio in occasione di un recente incontro alla Casa Bianca tra Biden e i costruttori di auto elettriche non era stata neanche invitata.
Se le decisioni dell’amministrazione americana saranno confermate c’è il rischio concreto che nessuna auto elettrica riuscirà ad aggiudicarsi l’incentivo massimo di 12.500 dollari riservato alle auto entro un limite di prezzo prodotte negli Stati Uniti da costruttori “sindacalizzati”. La Ford Mustang Mach-E viene costruita in Messico, Tesla non ha lavoratori sindacalizzati, F-150, il pick-up di Ford, non sarà disponibile a breve e l’Hummer di GMC va ben oltre il prezzo massimo.
Restano le Chevrolet Bolt, che però hanno avuto problemi che in diversi casi hanno portato all’incendio delle vetture. Per questo nei mesi scorsi General Motors, casa madre di Chevrolet, aveva deciso di procedere al riacquisto delle Bolt o in alcuni casi al rimborso o alla sostituzione con altro modello. Successivamente General Motors aveva dovuto richiamare tutte le 73.000 Chevrolet Bolt vendute in tutto il mondo a partire dal 2019 per risolvere due problemi che in alcuni casi possono portare all’incendio delle auto.
A seguito di questi inconvenienti attualmente la produzione delle Bolt è ferma e non riprenderà prima del prossimo anno. Stando così le cose, non esisterebbero auto elettriche prodotte negli Stati Uniti da costruttori i cui lavoratori possono essere iscritti ad un sindacato. Di conseguenza non potranno esserci auto elettriche in grado di avvalersi del pieno incentivo di 12.500 dollari.
Foto: credit Cherokee County Fire Department via cnbc.com