Immatricolazioni auto in Italia a luglio: persino molto peggio del 2019

In breve

Dopo che tra maggio e giugno le vendite erano state in progressiva ripresa rispetto agli stessi mesi del 2019 è successo quello che si temeva, cioè i risultati sarebbero tornati ad essere addirittura peggiori di quelli dello scorso anno. Il mercato italiano dell’auto crolla a luglio, segna un -28,1% rispetto al 2019 con solo 110.282 auto immatricolate rispetto alle 154.307 del luglio 2019 ma addirittura segna un -19,4%, circa 27.000 unità in meno, anche rispetto al già difficile mese di luglio del 2020. La sempre più difficile situazione del mercato italiano dell’auto in Italia emerge dai dati appena pubblicati da Unrae, l’associazione che rappresenta le case automobilistiche estere operanti sul mercato italiano, la quale attribuisce un ruolo determinante alla inadeguata entità degli incentivi stanziati dal Governo, destinati ad esaurirsi troppo rapidamente.

Come visibile dal grafico delle immatricolazioni nel triennio 2019-2021, per la prima volta dopo che da marzo a giugno le immatricolazioni di quest’anno sono state inferiori a quelle del 2019 ma sempre superiori rispetto a quelle del 2020, nel mese di luglio non è stato così e i risultati sono stati peggiori persino del luglio 2020.

Resterà da vedere cosa succederà con le vendite di agosto, laddove sia nel 2019 che nel 2020 le immatricolazioni sono state di circa 89.000 unità.

Considerando tutti i tipi di alimentazione, anche a luglio la Fiat Panda è stata l’auto più venduta in assoluto con 7.238 auto immatricolate, numero tuttavia sensibilmente inferiore alle 11.045 Fiat Panda immatricolate nel precedente mese di giugno.

In base al tipo di alimentazione, continuano a calare rispetto al mese precedente le immatricolazioni delle auto alimentate a benzina (da 30,3% a 27,4%), in lieve calo il metano (dal 2,4% al 2%) e le elettriche a batteria BEV (dal 4,7% al 4,6%). Aumentano, anche se di poco, le immatricolazioni di auto diesel (dal 22,4% al 22,7%) e alimentate a GPL (da 8,2% a 8,4%). Gli incrementi più sensibili, che hanno di fatto assorbito i 3 punti percentuali persi dall’alimentazione a benzina, sono quelli delle ibride plug-in PHEV (dal 4,7% al 5,6%) e delle auto ibride HEV plugless, cioè non plug-in (dal 27,4% al 29,4%). Va notato che questi ultimi due tipi di auto sono comunque ad alimentazione a benzina o diesel che si avvalgono di piccoli motori elettrici che permettono di percorrere brevi o brevissime distanze. Nel primo caso la batteria del motore elettrico viene caricata da presa di corrente esterna (plug-in), nel secondo caso il motore elettrico non viene ricaricato da presa di corrente esterna (plugless) ma dal motore a combustione, sia esso a benzina o diesel.

Per quanto riguarda le auto auto completamente elettriche a batteria (BEV) a luglio torna in testa alle immatricolazioni la 500e con 883 immatricolazioni. La Tesla Model 3, che a maggio era risultata l’auto elettrica più venduta in Italia, non compare tra le prime dieci per via del fatto che Tesla non rende costantemente noti i dati mensili delle vendite ed effettua la gran parte delle consegne sul finire di ciascun trimestre.

Foto: credit Randy Tarampi / Unsplash

Articoli recenti