Anche a ottobre in Italia le immatricolazioni delle autovetture continuano a diminuire. In base ai dati forniti da Unrae, l’associazione che rappresenta le case automobilistiche estere operanti sul mercato italiano, nel mese appena terminato sono state immatricolate 102.585 auto, che rispetto allo stesso mese del 2019 corrispondono a circa 55.000 auto in meno.
Sempre rispetto al 2019, periodo preso a riferimento in quanto i dati del 2020 sono fortemente influenzati dalla pandemia, nel periodo gennaio-ottobre di quest’anno le autovetture immatricolate sono state 1.279.208, oltre 350.000 in meno rispetto alle 1.633.593 dello stesso periodo di due anni fa per una diminuzione del -21,7%.
Le principali ragioni della cronica contrazione delle immatricolazioni auto sono riconducibili secondo Unrae alla persistente carenza dei componenti elettronici che continua a rallentare le consegne e all’esaurirsi dei fondi per gli incentivi stanziati dal Governo sempre largamente insufficienti.
Come visibile nel grafico delle immatricolazioni nel triennio 2019-2021, continua anche a ottobre la tendenza al peggioramento iniziata a luglio, con numeri costantemente peggiori anche rispetto agli stessi mesi del già difficile 2020. Quello che si è appena concluso è stato fino ad ora il mese con il maggior distacco (-56.111 unità) rispetto ai corrispondenti mesi degli anni 2019 e persino del 2020. Si prevede un fine anno con immatricolazioni sotto le 100.000 unità nei mesi di novembre e dicembre e un risultato annuo che non riuscirà a raggiungere il milione e mezzo di immatricolazioni. Stando così le cose supererà di poco il 1.393.556 unità del 2020 ma sarà ben lontano dalle 1.928.129 unità del 2019.
Anche a ottobre la Fiat Panda è stata in assoluto l’auto più venduta in Italia con 11.130 auto immatricolate.
In base al tipo di alimentazione, rispetto al mese precedente sono in lieve ripresa le immatricolazioni delle auto alimentate a benzina (dal 25% al 25,8%) ma calano le immatricolazioni delle auto alimentate a gasolio (dal 19,1% al 18%). In diminuzione anche metano (dal 2% al 1,4%) e GPL (dal 9,4% al 7,7%).
Crescono le auto ibride HEV plugless, cioè non plug-in. Passano dal 31,3% al 35,2% e vanno ad assorbire il calo delle auto diesel. Va ricordato che le ibride HEV sono auto il cui piccolo motore elettrico non viene ricaricato da presa di corrente esterna (è plugless) ma dal motore termico, sia esso a benzina o diesel. Il cumulato del gruppo di alimentazioni a benzina, diesel e HEV resta comunque sotto l’80% della quota di mercato.
Per quanto riguarda le immatricolazioni di auto elettrificate iniziamo dalle ibride plug-in (PHEV), auto ad alimentazione a benzina o diesel che in aggiunta possono percorrere brevi distanze grazie ad un piccolo motore elettrico. La differenza rispetto alle ibride plugless (HEV) sta nel fatto che la batteria delle auto ibride plug-in (PHEV) viene caricata da presa di corrente esterna (plug-in).
Le immatricolazioni delle ibride plug-in PHEV sono in leggero calo (dal 5,2% al 5%) rispetto al mese precedente e restano al di sotto delle 100% elettriche a batteria (BEV), che calano dall’8% di immatricolazioni di settembre al 7% di ottobre.
Da notare nel grafico che dopo il sorpasso ai danni delle auto a metano e delle ibride plug-in, le BEV si avvicinano sempre più alla percentuale di immatricolazioni delle auto ad alimentazione GPL (differenza 0,7%).
Aggiungiamo a partire da questo mese altri due grafici sull’andamento storico delle immatricolazioni in Italia per tipo di alimentazione.
Il primo grafico rappresenta le immatricolazioni per singolo tipo di alimentazione.
Il secondo grafico raffigura i dati aggregati dei vari tipi di alimentazione: BEV+PHEV, metano+GPL, benzina+diesel+HEV. Nel caso della combinazione BEV+PHEV è indicata la quota percentuale.
Tra le 8.492 auto completamente elettriche a batteria (BEV) immatricolate in Italia a ottobre la Dacia Spring, con 1.777 auto, conserva la prima posizione. Anche la Fiat 500e con 1.060 immatricolazioni conferma la seconda posizione. In terza posizione è la Smart ForTwo con 621 unità. Non è tra le prime dieci elettriche più vendute la Tesla Model 3, per via del fatto che i suoi risultati vengono accorpati al termine dei trimestri. Resta al settimo posto la Volkswagen ID.3 ma neanche a ottobre è tra le prime dieci la sorella maggiore ID.4.
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