Continua irrimediabilmente anche a febbraio il calo delle immatricolazioni delle autovetture in Italia. UNRAE, l’associazione che rappresenta le case automobilistiche estere operanti sul mercato italiano, definisce i risultati del mese scorso come un pesante crollo del mercato dell’auto.
Nel mese scorso in Italia sono state immatricolate, in base ai dati forniti da UNRAE, 112.518 auto. Nel febbraio 2021 erano state 144.138 (-21,9%). Rispetto alle 178.616 dello stesso mese del 2019, periodo preso a riferimento in quanto i dati del 2020 sono fortemente influenzati dalla pandemia, corrispondono a circa 66.000 auto in meno.
Le principali ragioni della cronica contrazione delle immatricolazioni auto sono riconducibili, secondo Unrae, a varie ragioni tra cui il rallentamento della domanda in attesa del varo di incentivi per 700 milioni di euro.
Come visibile nel grafico delle immatricolazioni nel periodo 2019-2022, prosegue anche a febbraio la tendenza al peggioramento iniziata nel luglio scorso, con numeri che anno dopo anno sono in costante calo.
Anche a febbraio l’auto più venduta in assoluto in Italia è stata, con 10.130 auto immatricolate, la Fiat Panda.
In base al tipo di alimentazione, rispetto al mese di gennaio sono in lieve calo le immatricolazioni delle auto alimentate a benzina (dal 27,2% al 26,4%), si interrompe invece il calo delle immatricolazioni delle auto alimentate a gasolio (dal 19% al 22,3%). In calo le auto a metano (da 1,3% a 1,2%) e alimentazione a GPL (dal 9,2% all’8,2%).
In lieve flessione le immatricolazioni delle auto ibride HEV plugless, cioè non plug-in. Passano dal 34,9% al 34,2%. Ancora una volta ricordiamo che le ibride HEV sono auto il cui piccolo motore elettrico non viene ricaricato da presa di corrente esterna (per questo sono chiamate sono plugless) ma dal motore termico principale, sia esso a benzina o diesel. Il cumulato del gruppo di alimentazioni a benzina, diesel e HEV dopo un periodo al di sotto dell’80% conferma la ripresa segnata a gennaio (81,1%) con quota 82,9% di febbraio.
Per quanto riguarda le immatricolazioni di auto elettrificate iniziamo dalle ibride plug-in (PHEV), auto ad alimentazione a benzina o diesel che in aggiunta possono percorrere brevi distanze grazie ad un piccolo motore elettrico. Anche qui ricordiamo che la differenza rispetto alle ibride plugless (HEV) sta nel fatto che la batteria delle auto ibride plug-in (PHEV) viene caricata da presa di corrente esterna (plug-in).
Le immatricolazioni delle ibride plug-in PHEV calano leggermente dal 6,4% di dicembre e dal 5% di gennaio fino al 4,9% di febbraio ma si riportano al di sopra delle 100% elettriche a batteria (BEV), che passano dal 7% di immatricolazioni a dicembre e 3,8% a gennaio scendono ulteriormente al 2,4% a febbraio. Si tratta del consueto calo che si verifica ogni anno nei primi due mesi per segnare una ripresa a partire da marzo.
Tra le 3.175 auto completamente elettriche a batteria (BEV) immatricolate in Italia a febbraio la Fiat 500e, con 509 immatricolazioni, continua ad essere l’elettrica più venduta, seguita da Smart ForTwo, Tesla Model Y e Volkswagen ID.3.
Ecco infine altri due grafici sull’andamento storico delle immatricolazioni in Italia per tipo di alimentazione.
Il primo grafico rappresenta le immatricolazioni per singolo tipo di alimentazione. Nel caso delle auto BEV sono indicate le quote percentuali.
Il secondo grafico raffigura i dati aggregati dei vari tipi di alimentazione: BEV+PHEV, metano+GPL, benzina+diesel+HEV. Nel caso della combinazione BEV+PHEV sono indicate le quote percentuali.
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