Tesla ha aggiornato oggi la pagina del suo sito dedicata alla sicurezza dei suoi veicoli includendo anche i dati relativi al primo trimestre 2001. Le auto della casa automobilistica americana si confermano al vertice per quanto riguarda l’affidabilità in caso di incidenti stradali. I modelli commercializzati da Tesla sono tra i più sicuri nei risultati dei crash test ma anche nel rapporto tra veicoli in circolazione e numero di incidenti effettivamente accaduti.
Come riferito nell’aggiornamento del rapporto appena pubblicato le auto Tesla hanno fatto registrare un incidente ogni 4,19 milioni di miglia percorse con Autopilot inserito, un incidente ogni 2,05 milioni di miglia percorse senza l’Autopilot ma con i sistemi di sicurezza attiva inseriti e infine un incidente ogni 978.000 miglia percorse senza Autopilot né sistemi di sicurezza attiva. Secondo i dati forniti dall’agenzia governativa del Ministero dei trasporti americano NHTSA (National Highway Traffic Safety Administration), negli Stati Uniti si verifica mediamente un incidente ogni 484.000 miglia percorse.
Come ha commentato su Twitter lo stesso Elon Musk, CEO di Tesla, in risposta ad un tweet, già con il solo l’Autopilot passivo, che interviene solo in caso di alta probabilità di incidente, viene dimezzato il numero di sinistri. I risultati migliorano ulteriormente con l’Autopilot attivo, poiché gli incidenti vengono ulteriormente dimezzati e si riducono ad un quarto rispetto al caso di auto senza sistemi di assistenza alla guida. In conclusione gli incidenti continuano a verificarsi ma con l’Autopilot si riducono sensibilmente.
Nel corso dei trimestri i risultati sono sempre stati molto buoni, in alcuni trimestri anche migliori di quelli attuali.
Tutte le auto Tesla in circolazione inviano continuamente informazioni sulla guida, il traffico, le situazioni che si presentano in ogni singola nazione. Situazioni che variano continuamente poiché sono determinate da normative locali. Grazie a ciò nella prima metà del 2020 Tesla poteva contare sulla disponibilità di dati di guida in situazioni reali, su strade pubbliche, per oltre cinque miliardi di chilometri percorsi dalla sua flotta di auto sempre connesse e con l’Autopilot sia in modalità attiva che in modalità “shadow”.
Nello stesso periodo, le altre società impegnate nella corsa alla guida autonoma avevano a disposizione decine di miliardi di chilometri simulati al computer ma un numero nettamente inferiore, alcune decine di milioni di chilometri, raccolti sulle strade pubbliche. Tipicamente quelli raccolti dalle auto allestite appositamente per sviluppare sistemi a guida autonoma.