Anche ad aprile in Italia si conferma la tendenza dei mesi precedenti. Le immatricolazioni di autovetture continuano a diminuire. Secondo Unrae nel primo quadrimestre mancano all’appello oltre 120.000 vetture rispetto allo stesso periodo del 2019, anno prima della pandemia con cui è possibile fare un confronto realistico. La situazione potrebbe peggiorare ulteriormente e mettere a rischio oltre 300.000 immatricolazioni nel 2021 qualora non si intervenga con un rifinanziamento degli incentivi.
Alle 145.033 immatricolazioni complessive di aprile, circa 30.000 meno delle 175.000 registrate nello stesso mese del 2019, corrisponde una variazione delle immatricolazioni del 17,1% in diminuzione.
L’auto più venduta in assoluto in Italia ad aprile, considerando tutti i tipi di alimentazione, è stata la Fiat Panda, con 10.253 auto immatricolate.
In base al tipo di alimentazione continua il calo del diesel, che dal 24,4% di marzo scende al 22,8%. Tiene l’alimentazione a benzina, che a marzo era al 31% e ora sale leggermente al 31,9%. Le auto ibride salgono dal 27% di marzo al 28,7%, stabili le elettriche ibride plug-in (PHEV) al 4,3% esattamente come in marzo. Si interrompe invece l’ascesa delle elettriche a batteria (BEV) che dopo aver toccato il 4,3% a marzo si fermano ad aprile al 3,3%.
La prima auto completamente elettrica è la 500e con 1.062 immatricolazioni. La piccola elettrica italiana passa dal secondo al primo posto e sostituisce la Tesla Model 3, che ad aprile non risulta essere tra le prime dieci BEV più vendute in Italia. La ragione della sua assenza potrebbe essere dovuta al fatto che non è stato reso noto il dato delle vendite o ad un numero molto basso di consegne nel mese di aprile che Tesla potrebbe aver rinviato a maggio e giugno in vista dei risultati del secondo trimestre.
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