Tesla to the Moon, come si dice facendo il verso alla canzone di Frank Sinatra e come confermato sia dai risultati del quarto trimestre 2021 sia dalle vendite complessive dell’anno appena concluso. Tesla ha consegnato nel quarto trimestre 2021 oltre 936.000 veicoli, andando per l’ennesima volta oltre ogni previsione. Lo ha annunciato pochi minuti fa la casa automobilistica americana tramite il periodico comunicato stampa sulla produzione e sulle vendite.
Continua inarrestabile la crescita della casa guidata da Elon Musk nonostante le difficoltà di approvvigionamento di alcuni componenti. Quello del periodo ottobre-dicembre 2021 è per la sesta volta consecutiva il miglior trimestre di sempre. Per l’esattezza Tesla ha prodotto nel trimestre 304.840 veicoli e ne ha consegnati ai clienti 308.600. Le Model S e X consegnate ai clienti sono state 11.750 e le Model 3 e Y, con 296.850 veicoli, fanno segnare a Tesla un nuovo record trimestrale.
Con 936.172 autovetture consegnate nell’anno appena concluso viene quasi raddoppiato il numero di auto consegnate nell’intero anno 2020 (499.647), con una crescita anno su anno dell’87,4%. Il risultato è stato ottenuto semplicemente incrementando la produzione nei soli impianti di Fremont e di Shangai che si portano, in base ai numeri del trimestre appena concluso, ad una capacità complessiva di 1,2 milioni di auto prodotte all’anno, naturalmente senza considerare le due nuove gigafactory del Texas e della Germania che stanno per entrare in produzione.
Come avviene di consueto per la casa automobilistica americana, i numeri reali potrebbero essere leggermente superiori a quelli indicati, fino allo 0,5% circa, in quanto nel calcolo sono presi in considerazione solo i veicoli che sono giunti effettivamente in possesso degli acquirenti.
Con questi risultati la casa guidata da Elon Musk prosegue a ritmo sostenuto nell’ormai ultradecennale avventura della costruzione di auto elettriche a batteria. Tesla ha avuto più volte modo di dimostrare, vincendo ogni previsione contraria, di essere in grado di innovare radicalmente alcuni settori gestiti in modo poco efficiente dai costruttori tradizionali. Il tutto si riassume in un concetto, la verticalizzazione dei processi produttivi, che Tesla ha saputo concepire meglio di qualunque altro costruttore tradizionale, sfruttando il vantaggio del “first mover” partito molti anni prima degli altri, quelli che hanno tardato ad investire nell’elettrico e ora fanno sempre più fatica a rincorrere.
Vantaggio accumulato ad esempio nello sviluppo del software, nell’allestimento di nuovi impianti in tempi brevi, nella riduzione del numero di componenti, nell’organizzazione delle vendite, nell’assistenza post vendita. A dimostrazione del vantaggio basta pensare all’abilità nell’affrontare la crisi dei componenti elettronici e in generale i risultati ottenuti anno dopo anno con una crescita costante che continua anche ora che i numeri non sono più quelli di una piccola start-up ma di una grande casa automobilistica che si accinge ad avviare la produzione anche nelle nuove gigafactory di Austin/Texas e di Grünheide/Brandeburg nei pressi di Berlino.
Mettendo i risultati di produzione in prospettiva, con una capacità di produzione di 1,6 milioni di auto Tesla supererà Audi già entro fine 2022 e con una capacità di produzione di 2,3 milioni di auto supererà BMW entro la fine del 2023.
Foto: credit Tesla.com