Negli ultimi mesi i comunicati diffusi dalle case automobilistiche riguardanti la transizione dalle tradizionali auto con motore a combustione interna alle auto elettriche sono stati sempre più frequenti. In questa continua gara al rialzo però gli annunci hanno fornito a volte piani con tanto di date e scadenze ben precise, altre volte si è trattato semplicemente della comunicazione di aspirazioni e di buoni propositi.
L’adozione del 100% a batteria (BEV), sarà graduale, alle case automobilistiche storiche occorrerà molto tempo prima di poter ridurre il ritardo accumulato nei confronti di Tesla, che da più di dieci anni è in testa alla corsa. La transizione verrà completata nel giro di dieci o quindici anni e nel frattempo le case costruttrici faranno convivere propulsori di ogni tipo, benzina, diesel, elettrico, ibrido, spesso alimentando la confusione tra le varie tipologie di motori.
Abbiamo comunque provato a mettere in una tabella la tempistica della transizione all’elettrico da parte di alcune delle principali case automobilistiche. Le informazioni mostrate sono parziali perché non sempre i costruttori hanno fornito indicazioni chiare e/o univoche su scadenze che, come comprensibile, richiedono di definire piani industriali anche a lungo termine.
Si tenga presente che nella categoria “veicolo elettrico” ricadono sia modelli a zero emissioni, come le auto elettriche a batteria (BEV) e quelle a idrogeno, sia auto ibride e ibride plug-in. In molti casi i costruttori si riferiscono quindi genericamente alle auto elettriche aggregando le varie tipologie.
Di solito inoltre, anche quando i costruttori smettono di lanciare nuove auto con motore a combustione interna, queste ultime continuano ad essere commercializzate per una media di circa sette anni dal loro lancio o restano in commercio per un tempo anche maggiore in alcuni mercati/continenti.
I numeri nella tabella indicano la percentuale di adozione di auto elettriche.