Wall Street Journal: Volkswagen ID.4? Niente paura, è solo uno strudel poco cotto

In breve

Tesla non deve temere l’uscita della ID.4, la nuova auto full electric di Volkswagen costruita intorno alla piattaforma Modular Electric Platform (MEB). Lo sostiene Dan Neil nell’articolo pubblicato ieri sul Wall Street Journal. L’auto ha ben poco di innovativo rispetto ai modelli di Tesla, alcuni dei quali, come la Model S, sono in circolazione da ormai quasi dieci anni eppure ancora oggi nessuna della case automobilistiche “legacy”, cioè i costruttori storici di automobili, è in grado di proporre qualcosa di paragonabile in quanto a prestazioni e autonomia. Insomma Tesla ha iniziato a innovare nel settore del full electric, non dell’ibrido, che è tutt’altra cosa, dieci anni prima degli altri e il vantaggio si mantiene consistente.

Secondo il columnist del WSJ la ID.4 che ha avuto modo di provare per una settimana è, senza mezzi termini, uno strudel appena sfornato ma poco cotto. In altre parole è un’auto lanciata sul mercato in fretta e furia per rispondere alle richieste di un mercato dell’auto che sta cambiando rapidamente che quindi denuncia la mancanza di capacità di innovare realmente e rivela una costruzione frettolosa. Indubbiamente l’auto è dal punto di vista estetico attraente ma quando si passa all’utilizzo è un’altra cosa. A cominciare dalla user experience, che avviene attraverso un software lento all’avvio e “shambolic”, incasinato. Lentissimo a confronto del display di Tesla che risponde alla velocità della luce.

Altra sorpresa è, aprendo il cofano anteriore della ID.4, la mancanza del front trunk, il “frunk” come lo chiamano i possessori di auto Tesla. Non avendo le auto 100% elettriche il motore anteriore, ci si aspetta di avere un secondo bagagliaio, più piccolo di quello posteriore ma comunque utile per poter trasportare anche una piccola valigia. Aprendo il bagagliaio, Dan Neil non nasconde la delusione di vedere niente altro che un vano pieno di cavi elettrici nastrati e stipati in fretta e furia. In generale dalla progettazione dell’auto resta tanto peso e tanto spazio sprecato.

Riguardo prestazioni e autonomia, secondo Dan Neil l’auto avuta in prova è ben lontana dai 100 km/h in 7,5 secondi dichiarati e l’autonomia è inferiore alle 200 miglia a basse temperature anche se caricata oltre il 90%. Infine il prezzo negli USA pari a 41.190 dollari per il modello base, escluso il lento display touch 12 pollici centrale (in Italia il prezzo parte da 41.350 euro esclusi incentivi).

Ne è passato di tempo da quando Dan Neil era uno scettico e ora invece deve spiegare all’inizio dell’articolo che le cose che dice sono frutto della sua profonda convinzione e non di uno che è nel libro paga di Elon Musk, cosa impossibile per chi scrive per il Wall Street Journal.

I produttori tradizionali hanno iniziato a costruire auto full electric dovendo inseguire una concorrente che nel frattempo ha innovato in molti settori, dal solare con il tetto Solar Roof a internet con la rete di satelliti Starlink all’aerospaziale con SpaceX. Insomma i 5-7 anni di vantaggio non si colmano in breve tempo e si traducono da una parte nelle auto innovative di Tesla con prestazioni e autonomia impensabili, dall’altra la concorrenza che, come conferma l’articolo di Dan Neil sul Wall Street Journal, per aver preso troppo tardi seriamente i veicoli 100% elettrici, ora soffrono uno svantaggio quasi incolmabile.

Foto: credit volkswagen-newsroom.com

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